Stamani mattina al bar ho incontrato Teresa,con dei foglietti stropicciati in mano , mi ha detto di essere in possesso di un’antica ricetta chiamata collo di gallina ripieno, li per lì mi sono venuti i brividi, la ricetta infatti non è fotografabile, è un pò splatter, avrei dovuto invitare Dario Argento e Mario Bava a cena e affettando un pò di buristo ci saremmo divertiti come pazzi ….Lavare bene il collo della gallina o del gallo, togliete l’osso e asciugate bene ,in una ciotola mettete 2 uova,due cucchiai di parmigiano grattugiato,un pochino di prezzemolo,mezzo spicchio di aglio,sale, una fetta di pane raffermo bagnato nel latte, due o tre pezzetti di fegatini di pollo tritati, precedentemente cotti con un pezzettino di cipolla e un filo di olio.
Con questo composto, riempite per metà il collo della gallina,poi cucite la base del collo e mettete a bollire in una pentola con acqua ,una carota,cipolla ,prezzemolo,basilico e un pizzico di sale grosso per circa 3o minuti, Antonietta dice di bucare ogni tanto il collo della gallina durante la cottura.
Ora che ci ripenso, c’è anche la coincidenza del nome di questa signora Antonietta, che appunto fa venire in mente Maria Antonietta, il collo di colei infatti fece la stessa fine di quello della gallina….coincidenze.
Ricetta di Antonietta, disegno di Cinzia Bardelli
Archivio dell'autore: Cinzia Bardelli
La crostata di carote e mandorle del Bianconiglio
Ultimamente penso spesso a mia nonna e alla sua crostata di carote e mandorle, era il suo cavallo di battaglia, peccato che se ne sia andata senza averla scritta da nessuna parte, portandosi con sè quel dolce segreto per sempre .
Proprio ieri sera, mentre me ne stavo sdraiata sulla poltrona di sala ecco all’improvviso passare un Bianconiglio, senza scherzi, un Bianconiglio in persona ,col panciotto arancio carota e l’orologio da taschino del mio povero nonno in tasca.
Non sapevo se essere più sorpresa nel vedere questo personaggio in carne ed ossa o aver scoperto finalmente il mistero dell’orologio da taschino smarrito chissa’ dove.
In casa, sto facendo dei lavori di ristrutturazione e quindi è tutto pieno di buchi e di scatoloni, “ o dove diamine si sarà andato a intrufolare quel ladro di orologi da taschino di nonni estinti” ho pensato tra me e me….ma eccolo risbucare di nuovo dallo scarico del bagno mezzo bagnato e con la carta igienica legata al collo… “ciao” m’ha detto mezzo trafelato “ciao” gli ho risposto io, dopodiché il silenzio ci ha avvolti come nebbia novembrina …….e poi puff, è sparito di nuovo….
li per lì ho dato la colpa al prosecco dell’aperitivo ,ma poi Il giorno dopo ripensando all’accaduto ho messo insieme alcuni indizi, tipo: nella mensola di cucina c’erano due pacchi di merendine,uno del lidl e uno della pasticceria sotto casa, bene, quello del lidl era intero mentre nell’altro c’erano rimasti solo i pirottini di carta vuoti e io non ricordavo proprio di averli mangiati, poi ci sono stati quegli strani rumori in bagno e il filo interdentale ritrovato tutto arrotolato nello spazzolino del gabinetto….secondo me il colpevole è proprio lui, passi le merendine ma l’orologio di mio nonno Gastone no e poi no , deve restituirmelo.
Stamani mattina ci siamo incontrati di nuovo, stavolta s’è presentato proprio mentre facevo colazione in cucina e in lacrime ,singhiozzando mi ha detto “ cara signorina, io lo so che lei è un po’ contrariata per via dell’orologino ma io ,sono stato costretto a prenderlo, Alice mi aspetta per l’ora del tè e io avendo perso il mio, dovevo per forza prendere quello di qualcun‘altro abbia pazienza, mica potevo andare in giro con l’orologio a cucù di mia zia Guidobalda nel taschino? , in cambio potrei però omaggiarla donandole la mia ricetta segreta preferita, quella della crostata di carote e mandorle… se le interessa eccola qua.
Traduzione
Grattugiate le carote,aggiungete un tuorlo,le mandorle passate al mixer in modo che siano finissime, un albume montato a neve e un etto di zucchero,imburrate e infarinate uno stampo .
In una terrina, mettete un uovo intero,una chiara, 250 g di farina, 2 cucchiai di zucchero, un etto di burro ammorbidito,un pizzico di sale,mezza bustina di lievito, impastare e far riposare in frigo per circa mezz’ora.
metere La pasta nello stampo e aggiungere il composto.
Infornare per 30 minuti a 180°.
Ricetta del Bianconiglio, foto e racconto di Cinzia Bardelli
Tortelli al cacao ripieni di ragù di cinghiale
Ingredienti per il ripieno
Per 4 persone
Polpa di cinghiale 400 g
3 foglie di salvia
Una foglia di alloro
un rametto di rosmarino
mezzo cucchiaio di pomodoro concentrato
due scalogni
una salsiccia
mezzo bicchiere di vino bianco
una bottiglia di vino rosso
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale pepe qb
ingredienti per la pasta
200 g di farina 0
2 uova
un pizzico di sale
un cucchiaio di cacao amaro in polvere
mettete la polpa del cinghiale in un recipiente con del vino rosso e uno scalogno a pezzetti e lasciate riposare per una notte.
Trascorso questo tempo, in una casseruola mettete l’olio, il rosmarino,lo scalogno,l’alloro e la salsiccia e rosolate per 5 minuti girando spesso, aggiungete le polpe di cinghiale e rosolate ancora per qualche minuto ,sfumate con il vino e proseguite la cottura aggiungendo ogni tanto un po’ di acqua , la cottura del cinghiale è molto lenta ,mettetevi l’animo in pace e cuocete per almeno un paio d’ore fino a che la carne non risulti tenera tenera.
Con il tritacarne riducete le polpe finemente per fare il ripieno.
Nel frattempo , sulla spianatoia mettete la farina,il cacao ,il sale e le uova, lavorate bene la pasta ,formate una pallina ,avvolgetela nella pellicola trasparente e mettete in frigo per una mezz’ora.
Trascorso questo tempo ,tirate la sfoglia in strisce larghe e formate i tortelli.
Cuocete in abbondante acqua salata e condite semplicemente con burro salvia e se volete,una manciata di pinoli tostati.
Foto e ricetta Cinzia Bardelli
Sformato di miglio, ricotta e zucchine
Questo sformato è davvero speciale,perchè il miglio non se lo mangiano solo i canarini ma anche le persone curiose e intelligenti, si perchè questo cereale dorato e dolce, si presta bene per moltissime ricette ed inoltre è ricco di sali minerali e proteine.
Lo sformato che ho provato stasera funziona così :
Ingredienti
6 cucchiai di miglio
200 g di ricotta
2 cucchiai di parmigiano
un uovo
4 zucchine fiore
sale e pepe qb
una cipollina
olio extra vergine di oliva
Lessare il miglio per circa 2o minuti, scolatelo e mettetelo da parte.
Prendete la cipolla e la zucchina riducetele a pezzettini molto piccoli, metteteli in padella con un filo d’olio extra vergina di oliva e stufate con mezzo bicchiere di acqua e cuocete per circa 10 minuti, girate spesso, perchè non mettendo molto olio, le verdure tendono ad attaccarsi alla padella.
una volta cotte, fatele freddare un pochino e poi aggiungete la ricotta, il sale, il pepe,l’uovo, il parmigiano e il miglio, amalgamate bene tutto e trasferite il tutto in una pirofila dove avrete messo della carta da forno e infornate per una quarantina di minuti a 180°. Servite caldo.
La mia pirofila era lunga 23cm e larga 14 .
Ricetta e foto di Cinzia Bardelli
Concorso le ricette del bosco
Tornati dalle vacanze? Settembre è il mese giusto per rimettersi ai fornelli
Avete ricette originali da proporre e far conoscere ai nostri ghiottissimi lettori? Partecipa al contest di cucina “Le ricette del bosco” e potrai vincere due sketch book dove annotare le vostre ricette, le vostre idee, i vostri disegni e una selezione di libri della colonna “tavole imbandite” offerta da Edizioni Effigi. C’è tempo fino al 30 Settembre per scrivere le vostre ricette più sfiziose ed inviarle all’indirizzo cinzia.bardelli@email.it, magari corredate di foto, storie o aneddoti divertenti: una giuria di esperti valuterà i vostri piatti e proclamerà il vincitore. I risultati saranno pubblicati sul numero di Novembre del Nuovo Corriere dell’Amiata e on line su www.cpadver-effigi.com/ricette
Cosa aspettate? Scatenate la vostra fantasia e… vinca il più buono!
La torta salata alle verdure di gatto Gennarino
Gennarino era un gatto sempre felice, il suo pelo era rosso come i pomodorini ciliegia ed aveva uno sguardo ironico e beffardo, amava cucinare la pizza con le acciughe e ogni volta che qualcuno lo vedeva leccarsi i baffi ,sapeva che Gennarino aveva appena addentato un bel pizzino alle acciughe.
Di solito, preparava l’impasto in gran segreto qualche ora prima e poi scendeva al mercato a fare la spesa, lì incontrava sempre qualche gatto amico, come quello scroccone di gatto Faustino che si autoinvitava tutte le volte che lo vedeva comprare le acciughine .
A dire la verità non era solo Faustino ad invitarsi ma una serie infinita di gatti che però in cambio gli portavano dei dolcetti e qualche bottiglia di Coca Cola senza caffeina, Faustino non portava mai niente.
Un bel giorno Gatto Gennarino si innamorò…… gli capitò così, d’improvviso, fu un attimo,uno sguardo in fondo al vicolo e la sua vita sembrò cosparsa di fragole candite e farfalle piroettanti nello stomaco.
Lei si chiamava Brigitta, gattina altolocata dal manto grigio chiaro, fu amore a prima vista.
Gatto Gennarino voleva fare subito colpo e la invitò a casa sua per una cenetta, lei accettò.
Gennarino si catapultò immediatamente al mercato ma purtroppo , non trovò nemmeno un’acciughina ,non ce le avevano da nessuna parte nemmeno alla coop, dissero che era a causa di uno sciopero indetto dall’associazione giovani acciughe di Sorrento se quel giorno non si erano imbarcate, al loro posto c’erano solo verdure, verdure e ancora verdure,fu il panico…..
Che grave disgrazia pensò lui, “come faccio adesso senza acciughine, ho sempre mangiato solo quello e queste verdure? cosa saranno mai, che razza di sapore avranno?….”
Decise così che il destino lo avrebbe guidato a risolvere il suo problema e infatti poco dopo dalla tasca di una vecchietta, svolazzò un foglietto bianco un po’ stropicciato con scritto: tortino di verdure,” bene, farò proprio una torta di verdure, lei impazzirà perchè tutte le gatte più o meno stanno attente alla linea e alla salute, ho sentito dire infatti che queste verdure fanno tanto bene…”
Dunque leggiamo bene gli ingredienti
250g di mascarpone
200 g di zucchine
200 g di farina tipo 0
50g di burro
50g di parmigiano grattugiato
8 pomodorini ciliegia
3 uova
noce moscata
Impastare la farina con il burro ammorbidito ,un decilitro di acqua non fredda e una presa di sale ,lavorate bene e lasciate riposare in frigo per una mezz’ora.
Pulite le zucchine , tagliatele a striscioline, tagliate i pomodorini a spicchietti e mettete da parte.
Sbattete le uova, aggiungete il mascarpone ,la noce moscata , alcuni pomodori e il formaggio, salate e pepate.
Prendete la pasta e in una tortiera precedentemente imburrata, stendete la pasta lasciandola un pochino alta e versate il composto ,a questo punto prendete le zucchine, e decorate la torta aggiungendo anche i pomodorini.
infornate a 190° per circa 35 minuti .
Illustrazione e storia di Cinzia Bardelli
Le patate maritate di zia Felicita
Patate maritate di zia Felicita
1500 gk di patate
100 g di parmigiano
300g di mollica di pane
200 g di scamorza
aglio
prezzemolo
latte
pane grattato
sale e pepe qb
Prendete le patate,sbucciatele, tagliatele a metà e scavatele internamente in modo da formare delle barchette, a parte, in una terrina, bagnate il pane con il latte, aggiungere il parmigiano,la scamorza a tocchettini,l’aglio e il prezzemolo tritato,amalgamare bene e mettere il composto nelle barchette di patatespolverare con il pan grattato.
Infornare a 180 g per 30/40 minuti. Prima di toglierle dal forno con uno stuzzicadendi perforate la patata controllando così la cottura.
foto tratta dall’archivio Roccalbegna “Cella Sancti Miniati”
Fegatelli di maiale alla toscana
Ingredienti:
fegato di maiale
sale e pepe
semi di finocchietto selvatico
ratta di maiale
vino bianco
Tagliare il fegato, condire con sale, pepe e semi di finocchietto.
Avvolgere dentro la ratta i pezzetti di fegato e bloccarli con un bastoncino secco di finocchio selvatico. Cuocere in padella a fuoco medio, stemperare con poco vino bianco,lasciandolo evaporare continuare la cottura per una quindicina di minuti.
Foto di Cinzia Bardelli fegatelli della Rosa
Tortelli ripieni ai funghi porcini e salsiccia
Per due persone, basta un fungo porcino di media grandezza, 2 salsicce fresche e uno spicchio di aglio.
Prendete una padella, mettete un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e l’aglio, soffriggete per 2 minuti, poi togliete l’aglio e aggiungete la salsiccia ,fatela rosolare bene,aggiungete i porcini tagliati finemente, 4 foglie di mentuccia e una di salvia, salate e dopo circa 10 minuti toglieteli dal fuoco.
Per la sfoglia ,ci vuole un uovo ogni etto di farina tipo 0 e una presa di sale, lavorate la pasta e poi lasciatela riposare per una mezz’ora.
Stendete la sfoglia a mano e componete i tortelli, cuoceteli in abbondante acqua salata e conditeli con burro sciolto con un mazzetto di salvia fresca.
Tortelli di Patrizia Mannini, fotografia di Cinzia Bardelli.