Fagiolini pangrattato e limone, ricetta post ferragosto

Quest’anno io e il mio fidanzato, abbiamo ricevuto due inviti per passare ferragosto, uno dalla suocera, l’altro dalla cognata, abbiamo scelto la cognata, perché mia suocera dopo il ricovero del marito per calcoli alla colecisti, non può più cucinare cose grasse e pesanti, quindi il ferragosto “menù ospedaliero” non ci sembrava proprio il massimo e siamo andati a rimpinzarci di carne alla brace dalla cognata.
Siamo partiti leggerini con un’insalata di riso e poi giù, un’orgia di bistecche di maiale, rostinciana, rigatino, salsicce, tutto rigorosamente alla brace.
Alle 4 eravamo sempre lì con l’osso in bocca tipo Flinstone e quando uno degli invitati, ha tirato fuori un profiteroles al cioccolato io sono caduta caduta dalla sdraio per l’emozione.
Barcollando siamo tornati a casa, il mio ragazzo alle 8 ha avuto il coraggio di chiedermi cosa c’era per cena e l’ho mandato subito a quel paese, l’ho trovato con la testa dentro il frigo in cerca di un insalata di mare che avevamo preso da asporto in un ristorante la sera prima …. Che coraggio!
Ad ogni modo prima che ricoverino anche noi, meglio lasciar stare carne e concentrarsi sulle verdure.

fagiolini limone e pangrattato
Ingredienti per 4 persone

800 gr di fagiolini verdi
uno scalogno
4 cucchiai di pangrattato
un limone
sale
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Tagliate le estremità dei fagiolini e metteteli nella pentole a pressione contando 5 minuti dal fischio, scolateli.
in una padella, rosolate lo scalogno tagliato a pezzettini piccoli, aggiungete il pangrattato, tostatelo bene e versate i fagiolini con il succo del limone, salate e saltate tutto a fiamma vivace.

Ricetta e foto Cinzia Bardelli

Le vibrazioni, l’arte e la pizza bianca ai fiori di zucca

Qualche giorno fa, nella mia cantina in via San Leonardo ad Arcidosso (il mio paese) c’è stata l’inaugurazione di una mostra d’arte alla quale partecipavo pure io, da principio, non ero molto convinta, perché in questo periodo sono incasinata e non volevo stressarmi troppo, loro hanno insistito e mi sono ritrovata in un affare incresciosissimo, si perché io non mi prendo molto sul serio, faccio delle cose solo per il piacere di farle, non credo di essere speciale solo perché so disegnare, anzi credo che siamo tutti degli artisti in qualcosa…
Nella mia vita, ho conosciuto tante persone con caratteristiche eccezionali, farò qualche esempio, ce ne sono alcune che sanno smaterializzarsi proprio al momento di pagare il conto del ristorante (il mio ex fidanzato) oppure persone che riescono a farti sparire in un’ora un paio di bottiglie di grappa ( gli amici del mio fidanzato) senza contare tutti quelli che hanno un lavoretto normale ma in realtà al momento opportuno si trasformano in pediatri, musicisti, ingegneri e grandi poeti…. che tristezza ….
Insomma, dalla cantina mi hanno fatto togliere tutto perché non gli andava bene niente, volevano bucare con il trapano tutti i sassi in peperino per attaccare le loro opere ma la cosa più ganza di tutti è stato il titolo della mostra : “Le vibrazioni dell’anima” ma io dico, maremma cane! Ma che titolo è? Io non lo so se l’anima vibra a me però le scatole mi sono vibrate parecchio.
Il giorno dell’inaugurazione gli artisti erano tutti vestiti in pompa magna, giacche di flanella, lustrini e merletti come se piovesse, io ormai atterrita dalla stanchezza e rassegnata, da tutto il resto indossavo un paio di jeans con due vistose patacche amorosamente fatte da mio figlio con una pizzetta untissima al pomodoro e una maglietta verde che si intonava benissimo con il mio incarnato.
I due pittori in questione, per altro bravi per carità, si sono calati nella parte dei grandissimi artisti e appena è arrivata la gente l’hanno assalita con una serie infinita di spiegazioni sulle proprie opere, mentre gli invitati cercavano inutilmente di arraffare l’insalata di riso e le pizzette.
è stato allora che ho cominciato proprio a divertirmi, i pittori tra un bicchiere di vino ed un altro si fogavano sempre di più sui malcapitati visitatori che boccheggiavano in mezzo a tutte quelle parole e cercavano in ogni modo di indietreggiare verso l’uscita …
Dalle sei di pomeriggio, orario di apertura della mostra fino alle due di notte, hanno parlato e parlato e parlato e parlato, in particolare, uno dei due, sembrava che avesse mangiato due o tre scatole di mortaletti avanzati dall’ultimo dell’anno, e non s’era dato pace neanche per un istante, verso le due, come era ovvio che accadesse il pittore numero uno, quello dei mortaletti per intenderci, s’è sentito male a causa di un violentissimo sbalzo di pressione e l’hanno ricoverato al pronto soccorso.

Dal letto dell’ospedale è riuscito ugualmente a mandarci un messaggio con scritto: “ tenete alte le vibrazioni, io ne sono stato travolto”.

Pizza ai fiori di zucca e salsiccia
per una decina di pizze tonde

un chilo di farina 00
mezzo litro di acqua
15 gr di sale
25 gr (un panettino) di lievito fresco
4 fiori di zucca e mezza salsiccia spezzettata per ogni pizza.

Sciogliete il lievito con metà acqua, tiepida, nell’altra metà sciogliete il sale, versate tutto nella farina e impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, lasciate lievitare in un contenitore chiuso per circa 4 ore poi formate delle palline e lasciate lievitare ancora, sempre coperte e distanziate tra loro.
con un po’ di farina sulla spianatoia e il mattarello, stendete la pasta e infornatela per 3,4 minuti in forno preriscaldato a 220°, toglietela e mettete sopra la mozzarella,i fiori e la salsiccia, rimettete in forno e toglietela quando la mozzarella è bella fusa.

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli

La spesa, gli uomini, il pollo arrosto volante del supermercato e i bocconcini di petto di pollo con le zucchine


Il mio ragazzo è in ferie e allora oggi l’ho trascinato al supermercato, la maggior parte degli uomini odiano fare la spesa e sono un po’ allocchi, nel senso che sono attratti dalle schifezze, non badano ai prezzi e comprano solo cose inutili.
Esposto in bella mostra sul bancone degli affettati c’erano in svariate posizioni erotiche dei tristissimi polli già arrostiti, di quelli che appena gli tocchi una coscetta, si frantumano in mille pezzi.
Si vede proprio che sono polli che hanno avuto una vita difficile, senza correre da nessuna parte, senza aver mai visto un prato verde, solo la rete grigia delle gabbie, come vuoi che sia il sapore di questo povero disgraziato.
Il mio fidanzato, ignaro di tutto ciò, l’ha comprato subito e c’ha preso anche una vaschettina ospedaliera di patate arrosto, che quelle si che sono tutta una risata, perché non sono croccanti per niente, sono mosce fuori e lesse dentro, roba da matti….
Ringraziando il signore, abbiamo avuto fortuna, perché arrivati davanti alla cassa, il mio fidanzato ha avuto la bella idea di prendere il sacchetto del pollo dalla parte sbagliata e il pollo è letteralmente volato, prima per terra e poi vista la sua grande qualità di pollo di gomma è rimbalzato un paio di volte ed è finito sui piedi di 3 o 4 persone, incredibilmente, l’ala si è posata sul sandalo zebrato di un’anziana signora…
il mio fidanzato è rimasto malissimo, io volevo picchiarlo ma c’era tanta gente che mi conosce e quindi c’ho fatto una risatina e ho detto: “ eh sono cose che succedono”.
Le patate invece si sono salvate e detto tra noi era meglio se volavano per aria pure quelle….

Bocconcini di petto di pollo con dadolata di zucchine

Ingredienti per 4 persone

4 fette di petto di pollo
uno spicchio di aglio
pane grattato
vino bianco mezzo bicchiere
6 zucchine
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Tagliate a dadini il petto di pollo, passatelo nel pangrattato e mettetelo in una pentola antiaderente a fuoco basso con un cucchiaio di olio, fate dorare il petto di pollo per una decina di minuti, girandolo spesso, sfumate con il vino e coprite con un coperchio.
una volta cotto, mettetelo da parte e lavate le zucchine, tagliatele a tocchetti piccoli quanto i bocconcini di pollo, sbucciate un aglio, rosolatelo per un minuto nell’olio che vi è rimasto in una padella , poi toglietelo e aggiungete le zucchine, cuocete per una decina di minuti aggiungendo se necessario 3 o 4 cucchiai di acqua, lasciate che le verdure restino croccanti.
Aggiungete le zucchine ai bocconcini di pollo, saltate il tutto per alcuni minuti, salate e pepate.

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli

Pomodori gratinati

ingredienti per 4 persone
8 pomodori maturi
peperoncino
sale pepe
olio extra vergine di oliva
pangrattato
erbette miste secche

Per questa ricetta, non c’è assolutamente bisogno di svuotare i pomodori e fare chissà cosa, basta solo tagliarli a metà, salarli, peparli, aggiungere le erbette, un cucchiaio di pane grattato per metà pomodoro, condire con un filo di olio e infornare per quasi un’oretta a 180°.

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli

La pappa al pomodoro e il compleanno killer

Ieri, abbiamo festeggiato per la seconda volta il compleanno del mio figliuolo Diego, perché 2 volte? Semplice, i genitori del mio ragazzo sono separati e tutti i compleanni e feste in generale, sono divise per due.
Mia suocera voleva fare bella figura, quindi è stata in casa a cucinare per questo evento tutta la settimana, provando e riprovando le ricette, discutendo con la cognata che abita al piano di sotto se sarebbe stata una bella idea friggere un bel cartoccio di roba varia o se era preferibile  servire una bella minestra di fagioli, che infatti in queste sere di fine luglio è un piatto indicatissimo…
Alla fine hanno preso la decisione di friggere tutto quello che passava loro davanti, servire una bella minestra di fagioli con l’aglio e per pulirsi la bocca, un contorno di fagioli con i wurstell.
Ad onor del vero era tutto buonissimo, peccato che sul più bello, dopo la torta, il mio suocero numero 2, ha cominciato ad avere dei fortissimi dolori al basso ventre e in nottata è stato ricoverato  d’urgenza all’ospedale per svariati calcoli della colecisti.
Ora io, mica voglio fare la maestrina della situazione, però lo dicevo che mangiavano pesantuccio in quella casa ma loro dicevano che il sugo  per essere veramente buono deve rosolare parecchio e in una tanica d’olio….
La cosa che mi è piaciuta di più era la pappa al pomodoro, naturalmente loro c’hanno aggiunto dei pezzi di formaggio che io ho tolto dalla ricetta perchè la pappa al pomodoro classica non prevede altri ingredienti, visto che è buona così com’è.

Ingredienti
2 spicchi d’aglio
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
gr 550 di pomodori maturi
un mazzetto di basilico
sale e pepe
300 gr di pane raffermo toscano

Fate rosolare l’aglio sbucciato nell’olio, aggiungere i pomodori sbollentati e sbucciati e tagliati a pezzetti, aggiungete il sale e il pepe e lasciate cuocere per una ventina di minuti, per ultimo mettete il basilico.
Aggiungete il pane spezzettato e se necessario versate dell’acqua e cuocete per altri 5 minuti.
Servite la pappa aggiungendo un filo di oilo a crudo.

Fotografia Cinzia Bardelli  

 

Pasta con zucchine trifolate, robiola e pancetta di cinta senese


Quest’anno io e il mio ragazzo, abbiamo deciso di fare l’orto ed è venuto fuori un’orto zen, nel senso che è piccolo piccolo, perché il mio fidanzato non aveva molta voglia di fare questa cosa, così si è limitato a zappare un metro quadro di terreno, io invece, che avevo una grande voglia di far vivere a mio figlio la magia delle cose che crescono, ero molto agguerrita e quando sono andata (da sola) a prendere le piantine, non mi sono regolata e ho preso un sacco di cose , lui è stato costretto ad allargare l’orto che rimane zen lo stesso, però almeno ci cresce qualcosina. Da un po’ di giorni stanno venendo fuori una miriade di zucchini e ho paura che diventeremo tutti verdi, oggi le ho cucinate nel seguente modo:

Pasta con zucchine trifolate, pancetta di cinta senese e robiola fresco

ingredienti per 4 persone
200 gr di robiola
400gr di pasta corta
uno spicchio di aglio
4 zucchine fiore
peperoncino
un bicchierino di latte
sale pepe
una striscia di pancetta tagliata alta

Tagliate a dadini la pancetta, rosolatela senza olio in un tegame antiaderente fino a che non è bella croccante, poi aggiungete un filo di olio, l’aglio e le zucchine tagliate a tocchettini, cuocete fino a quando le zucchine non si saranno sfatte e non avranno formato una sottile crosticina, aggiungete il latte e la robiola, chiudete il fornello e amalgamate bene tutto, spolverate con il pepe, peperoncino, aggiustate di sale e lasciate da parte.
Cuocete la pasta al dente e saltatela insieme al vostro sugo.Ricetta e fotografie Cinzia Bardelli

Bacio di panna con croccante alle mandorle

Mia mamma era nata a Siena, quando mi portava a trovare i nostri parenti serpenti, mi comprava sempre un bacio di panna, li facevano artigianalmente nelle gelaterie, gli incarti erano di due colori, uno rosso, che stava a significare che dentro il bacio non c’erano quegli odiosissimi canditi che si appiccicavano ai denti e uno blu dove appunto ci trovavi quei cosi che ti rovinavano la giornata.
Questi baci, li fanno anche in una nota pasticceria del Monte Amiata, sono semplicissimi da fare e hanno un gusto fantastico, perché i pezzetti di croccante, scrocchiano in bocca e ti fanno felice per un po’.

Baci di panna
Ingredienti per circa 7 baci

500 ml di panna fresca
150 gr di mandorle pelate
150 gr di zucchero semolato
olio
cioccolato fondente tavoletta 200 gr

Tostate le mandorle in una padella girandole spesso, una volta dorate, mettetele da parte, montate i 600ml di panna e mettete in frigo.
In un tegame dai bordi alti, mettete lo zucchero, un cucchiaio di acqua e a fuoco dolce, fatelo sciogliere tutto, girando con un cucchiaio di legno, quando sarà diventato  bello dorato aggiugete le mandorle, amalgamate bene e rovesciate velocemente il vostro croccante su un piano di marmo che avrete unto con un pochino di olio in modo che una volta freddo, si stacchi facilmente.
Una volta raffreddato il croccante, sbriciolatelo aiutandovi con un mortaio o con un mixer, aggiungetelo alla panna, amalgamate e se necessario, aggiungete un cucchiaio di zucchero.
Prendete della carta stagnola e con l’aiuto di un cucchiaio adagiate un paio di cucchiaiate di panna nella carta, avvolgete e riponete nel freezer.
Trascorse 3 o 4 ore, togliete i baci dal frigo, apriteli e tuffateli velocemente nel cioccolato fuso a bagnomaria, incartate di nuovo e riponete ancora in frigo per un’oretta.
Se non avete voglia di fare questo doppio passaggio, potete servire i vostri baci con la cioccolata fusa al momento.

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli

Lo spezzatino di soia, piatto no della settimana

Proprio l’altra mattina, ho accompagnato il mio capo a fare la spesa in erboristeria, dove ci sono anche un sacco di prodotti biologici e stranissimi agglomerati, il mio sguardo ad un certo punto, si è soffermato sulla scritta : spezzatino di soia, a dire la verità, pareva proprio la roba che rifilo al gatto, però mi sono detta, proviamoci, magari è una cosa simpatica alla fine.
Così il pomeriggio, ho messo a bagno la soia nell’acqua per una ventina di minuti, come dicono le istruzioni e poi l’ho strizzata per benino, è proprio a questo punto che mi sono resa conto che non somigliava per niente ai croccantini del gatto bensì alle spugne per lavare i piatti ma oramai era tardi per andare a fare la spesa così…
In una padella ho fatto rosolare una bella cipolla e uno spicchio di aglio, poi ho aggiunto una melanzana, due zucchine, un barattolo di pomodori e una spruzzata di salsa di soia e ho continuato la cottura per una decina di minuti.
Il risultato? Il mio ragazzo quando l’ha visto nel piatto è corso a comprare due pezzi di pizza, il mio figliolo di 3 anni, che è un buongustaio, ha detto “ questo no vuolo mamma” e io ne ho mangiati tre o quattro bocconcini e mi sono sentita lo stomaco che si gonfiava come un canotto…
in cucina, mica si indovinano tutte, il sughetto era buono ma quella sensazione in bocca proprio non mi è piaciuta, fatemi sapere che ne pensate voi…

Ricetta da non rifare assolutamente e fotografia di Cinzia Bardelli

Spezzatino di maiale al latte di cocco con contorno di zucchine croccanti

Finalmente anche ad Arcidosso, precisamente nel negozio di Teresa, è arrivato il latte di cocco, simpatico barattolino con dentro un cremosissimo latte che può essere utilizzato sia per ricette salate, la cucina tailandese ne fa un largo uso, sia per ricette dolci.
Ho deciso di scopiazzare qua e là tra i miei libri di cucina orientale e ne è uscito fuori questo piatto, molto semplice ma dal gusto intenso e avvolgente, come direbbero questi pomposi della televisione.
Se siete stanchi del solito spezzatino della suocera provate questo:

Spezzatino di maiale al latte di cocco

Ingredienti per 4 persone

500 gr di spezzatino di maiale
8 foglie di erba limoncina oppure una grattugiatina di scorza di limone non trattata
250 ml di latte di cocco
una cipolla
uno spicchio di aglio
un cucchiaio di curry, se non vi piace non importa,potete non metterlo
un cucchiaio di salsa di soia
due cucchiai di olio extra vergine di oliva

Tagliate finemente la cipolla, mettetela in una pentola dai bordi alti e fatela soffriggere insieme allo spicchio di aglio per un paio di minuti, aggiungete la carne di maiale e la salsa di soia rosolate un minuto e poi irrorate con il latte di cocco e un bicchiere di acqua, aggiungete il curry e continuate la cottura per circa un’ora e mezza, la carne deve risultare molto tenera, poco prima di finire la cottura aggiungete le foglie di limoncina.

Contorno di zucchine
2 zucchine
un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
uno spicchio di aglio
sale e pepe
Paprica dolce

Lavate e tagliate le zucchine nel verso della lunghezza, rosolate lo spicchio di aglio per un minuto e poi aggiungete le zucchine,salate e pepate, cuocete per circa 10 minuti, devono rimanere croccanti.
Spolverate con la paprica

Ricetta e fotografia Cinzia Bardelli
 

Zucchine ripiene di ricotta

Questo è un piatto dal sapore antico, nel senso che mentre lo cucinavo mi sembrava di essermi trasformata in una massaina d’altri tempi, sarà per la totale assenza di stile nel presentarlo o per il sugo di pomodoro che ricorda le campagne assolate di mezza estate o semplicemente perchè mi ero messa addosso una gonnellina vintage a fiorellini rossi e mi sono ricordata di mia nonna….
Mia nonna era una signora un po’ particolare, amante della cucina e degli uomini, quindi una all’avanguardia, quando andavo a mangiare da lei, mi raccontava delle sue vicende amorose mentre confezionava un tortello o girava il sugo. A quei tempi, l’amore non mi interessava per niente, quindi l’ascoltavo come quando il professor Corrieri in prima media ci spiegava Giovanni Pascoli. A ripensarci oggi, se l’avevo registrata e avevo venduto le sue storie alla tv, ci sarebbe venuta fuori una telenovela erotica che avrebbe fatto impallidire pure padre Ralf di uccelli di rovo….
ad ogni modo questa è la ricetta delle zucchine ripiene di ricotta

Ingredienti per 4 persone

4 zucchine tonde
un uovo
sale pepe
due cucchiai di parmigiano grattugiato
un barattolo di pomodori ciliegia oppure freschi ( che sarebbe meglio)
una patata
olio extra vergine di oliva
uno spicchio di aglio
200 gr di ricotta freschissima
una melanzana piccola
uno scalogno

Tagliate a metà la zucchina, svuotatela , tritate la polpa e soffriggetela con un filo di olio e uno spicchio di aglio, una volta cotta, fate raffreddare, aggiungete la ricotta, l’uovo, il sale e il parmigiano, amalgamate e versate il composto nelle zucchine.
In un tegame dai bordi alti, soffriggete lo scalogno, poi aggiungete la patata e la melanzana tagliate a tocchetti,versate il pomodoro e adagiate sul fondo le zucchine, coprite con il coperchio e cuocete per una ventina di minuti circa, se necessario, aggiungete dell’acqua per terminare la cottura.

Ricetta e fotografia di Cinzia Bardelli